Ginestra
LA PIANTA: la ginestra è una leguminosa cespugliosa e arbustiva, caratterizzata dai piccoli fiori gialli, tipica dell'ambiente della macchia mediterranea. Cresce anche in terreni aridi ed argillosi, ed è molto diffusa in Italia sull'Appennino, nel centro e nel sud.
Con la ginestra è un materiale erboso, con cui si possono intrecciare piccoli cesti e graticci.
RACCOLTA: dagli arbusti di ginestra si possono tagliare per l'intreccio sia i rami lunghi e senza ramificazioni che quelli più tozzi e ramificati. Il periodo migliore per la raccolta è quando sono appassiti e caduti i fiori, dunque all'inizio della stagione estiva, si dice possibilmente con luna calante.
UTILIZZO: una volta seccata, la ginestra deve essere messa in ammollo qualche ora per recuperare la malleabilità. Alcuni consigliano di utilizzare per l'ammollo acqua di mare, per rendere il materiale più resistente alle muffe.
L'utilizzo della ginestra fresca direttamente per gli intrecci è sconsigliato, in quanto il materiale seccandosi riduce percettibilmente il suo volume ed inoltre ammollato risulta più facilmente lavorabile.
NOTE: La ginestra era utilizzata in passato per ottenere tessuti, veniva messa a bagno e pestate per ricavarne la fibra, alcuni passi della tarantella calabrese mimano questa fase di lavorazione.
IN ITALIA... in Italia la ginestra risulta utilizzata nel centro e nel sud. Ne è stato incontrato un utilizzo particolare all'Isola del Giglio, dove i tradizionali graticci in ginestra a forma di barchetta utilizzati per l'essiccazione di fichi e uva sono oggi caratteristici ed emblematici per l'isola.